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19 maggio 2021

 

 

La Direttiva Europea sul work-life balance e lo stato dell’arte a livello europeo

Il 4 aprile 2019 il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva 1158/2019 sul work-life balance.

La direttiva ha introdotto misure che puntano a promuovere interventi che incidano sull’occupabilità dei soggetti, in particolare per i lavoratori che devono curare un congiunto.
Tra le misure introdotte il congedo di paternità di durata pari a dieci giorni, la non trasferibilità di due mesi di congedo parentale, i 5 giorni di congedo per la cura di anziani e non autosufficienti.

Si pone in evidenza anche la possibilità di soluzioni di lavoro flessibile per genitori con figli piccoli.
Tutte queste iniziative danno un chiaro segnale della necessità sempre maggiore di fornire misure legislative che tutelino i caregiver.

Per approfondire i contenuti della direttiva via alla sezione dedicata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it/Direttiva-UE-2019-1158

ANPAL - Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro - propone una comparazione fra i vari stati dell’UE sul tema work-life balance.
Analizzando il documento la prima cosa che si nota è che i maggiori stati europei presi in considerazione - Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito - stanno avendo una crescente e comune attenzione verso il tema della work-life balance.
C’è un generale aumento dell’investimento economico, legislativo e strategico programmatico su questo tema.

Per scaricare il report ANPAL clicca su www.bollettinoadapt.it